giovedì 21 giugno 2012

Molto forte, incredibilmente vicino


Spesso mi capita di interessarmi a dei film che scopro essere tratti da romanzi, anche di discreto successo. Questo è quello che mi è capitato con questo libro in particolare Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer

Titolo: Molto forte, incredibilmente vicino
Dati: 2005, 351 p.
Prezzo: 15,30 euro
Editore: Guanda
Trama: Oskar Schell è un ragazzino che ha perso il suo papà nell'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Una perdita a cui sta cercando in tutti i modi di dare un senso. I giochi che faceva con il padre, porteranno Oskar a girare per New York per cercare la serratura di una chiave per lui molto speciale. Ma non è solo questo che troverà alla fine del suo girovagare. 
La mia recensione: A me questo libro è davvero piaciuto. Una storia raccontata dal punto di vista di un bambino di soli 9 anni distrutto per la morte del padre. Affascinante, commovente, a tratti anche divertente. Oskar non può non entrare nel cuore di chi legge questo libro. A me è venuta voglia di stringerlo e consolarlo. La sua intelligenza, le sue domande profonde, la sua sensibilità lo rendono un personaggio speciale.
Diciamolo pure, uno dei miei preferiti fin ora, direi. Ma lui non è l'unico personaggio di questo libro ad aver attirato la mia attenzione. Lo stravagante "inquilino" della nonna che usa parole scritte su di un blocchetto per comunicare è davvero favoloso. Un libro che vi consiglio vivamente, se non si era capito! Da questo libro è stato tratto di recente un film. Guardatelo, non è affatto male e, credo, riesca a portare sul grande schermo un po' di quella magia di cui il libro è stracolmo.

Informazioni sull’autore: Jonathan Safran Foer è uno scrittore newyorkse che ha debuttato nel 2002 con il suo primo romanzo Ogni cosa è illuminata. Il suo secondo romanzo Molto forte, incredibilmente vicino, però, è quello che l'ha portato alla ribalta.
Degno di nota:
C'erano cose che volevo dirgli. Ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero male a me.
«Perché credi di essere qui, Oskar?» «Sono qui, dottor Fein, perché mia madre è turbata dal fatto che trovo la mia vita impossibile.» «E la cosa non dovrebbe turbarla?» «Niente affatto. La vita è impossibile.»
Dover vivere è triste, ho pensato, ma è tragico poter vivere una sola vita, perché se avessi due vite una l’avrei passata insieme a lei.
Spero che un giorno vivrai l’esperienza di far qualcosa che non capisci per qualcuno a cui vuoi bene.
Link utili:
Voto: 9/10

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